È con piacere che ricambio l'invito rivoltoci un po' di tempo fa da Silovoglio, wedding planner artefice di un'intervista a Raffaella Baruzzo.
Così oggi, in punta di piedi, entro nell'ufficio di Alessandra Ambrosini. Prima però ho sostato cinque minuti ad ammirare la vetrina dove per la prima volta ho pensato: "Avrò pur anch'io un'occasione per donare delle bomboniere!".
Com’è
nata la professione di wedding planner?
Come
sono approdata a questa professione onestamente non te lo so indicare
con grande chiarezza, questo perché dall'età di 20 anni ho sempre
lavorato e ho fatto un'infinità di lavori tutti molto eterogenei;
molti di questi in realtà avevano come filo conduttore la festa,
l'intrattenimento e l'evento. Quando in punta di piedi sono entrata
nel mondo del wedding (come spesso accade per puro caso e per altri
motivi, diversi da quello del wp), non avevo ben chiaro il mio
destino, ma mi sono perdutamente innamorata di questo turbinio di
emozioni che ruotano attorno al giorno più importante della vita di
coppia e non sono stata in grado di abbandonarlo più... mi sono
rimboccata le maniche e mi sono buttata nella mischia col mio
bagaglio professionale ed emozionale.
Faccio
l’avvocato del diavolo: perché mai una coppia dovrebbe ingaggiare
un wedding planner anziché organizzare da sola le proprie nozze?
Di
motivi te ne potrei citare davvero tantissimi, ma credo che due siano
davvero discriminanti in questa scelta: per primo la mancanza di
tempo delle coppie d'oggi (ritengo che per due ragazzi che lavorano
tutta la settimana, pensare di sacrificare tutti i weekend di un anno
per organizzarsi il matrimonio possa rivelarsi una cosa estenuante),
il secondo aspetto non poco trascurabile è la praticità di avere un
unico referente che ti confeziona il matrimonio esattamente come tu
lo vuoi, tutto bello coordinato e pronto all'uso!!
Organizzi
matrimoni, ma non solo. Cosa cambia fra il giorno del grande sì e
una festa di compleanno oppure un evento?
Gli
step lavorativi in realtà sono molto simili. Sia che si tratti del
matrimonio, sia che si tratti di un compleanno, le fasi che si
succedono sono le stesse ma accompagnate da una mole di lavoro
leggermente diversa. Sicuramente le unisce la comodità di poter
delegare qualcuno che faccia la parte faticosa della preparazione,
non togliendo il gusto della progettazione.
Quali
sono le doti che servono a un wedding planner e perché?
Il
perfetto wedding planner deve essere dotato di un senso organizzativo
massimo, perché è lì che si concentra il suo lavoro, ma non
bisogna dimenticare un altro aspetto che molti trascurano e che non
sempre sento dire e cioè che deve avere anche un po' di senso
estetico per far sì che le sue realizzazioni siano gradevoli,
efficaci e globalmente apprezzate. Due doti davvero fondamentali!
Lo
scorso anno una sposa ha chiesto a cioccolata Baruzzo per i suoi ospiti dei
cioccolatini blu. Un colore particolare per qualcosa da mangiare. Ora
mi chiedo: quali stranezze può mai raccontare una wedding
planner?
Aahahahah...
potremmo aprire un capitolo!!!
Le
stranezze che mi capita di sentire sono tante, soprattutto in tema di
addobbi e alle volte mi trovo a fare delle vere e proprie
disquisizioni di fisica per spiegare che è contro le leggi di natura
poter creare certi effetti con fiori, tessuti o addirittura carta!
Solitamente,
però, le richieste più singolari riguardano sempre il DOVE mettere
in scena il proprio matrimonio e sono quasi sempre posti
impraticabili, sperduti, disagiati e, in caso di maltempo, sotto la
pioggia!
Com’è
nata l'idea di utilizzare il cioccolato nel tuo lavoro e quali le
occasioni per le quali lo trovi adatto?
Il
cioccolato da sempre è legato all'idea di romantico e quindi quale
occasione migliore di un matrimonio.
È
da tenere in considerazione inoltre che oggi il cioccolato viene
lavorato in molti modi acquisendo gusti non solo dolci, ma salati,
speziati, fruttati o addirittura fioriti e questo voi di cioccolata Baruzzo lo sapete molto
bene e me lo insegnate!
Questo
ci permette di offrire un angolo di vera e propria “esperienza
sensoriale” legata al gusto, all'olfatto e al tatto e riteniamo che
mordere una pralina e trovarsi sbalzati tra i profumi indiani o tra
le piantagioni di caffè sudamericano, piuttosto che in un campo di
zafferano sia qualcosa di imperdibile!
In
realtà nella mente di Silovoglio questa è un'esperienza da proporre
anche per una serata alternativa tra amici e non solo ai matrimoni:
un incontro davvero speciale, da provare!
Se ti guardi indietro, come hai visto evolvere i gusti degli sposi su come organizzare le nozze e le relative feste?
Come
è sempre accaduto, il matrimonio subisce continuamente influenze dal
mondo anglosassone e americano, soprattutto per quanto concerne
l'addobbo e l'allestimento in genere, piuttosto che la moda di
inserire durante la giornata “momenti” di svago diversificati che
servono a rendere meno monotono lo scorrere delle ore, vedi il
photobooth, il guestbook, la wedding camera etc. etc. (e possiamo
notare come abbiamo anche importato i nomi...).
Una
cosa credo che invece del matrimonio all'italiana non si perderà MAI
e cioè l'amore per il cibo: anche il più stravagante dei matrimoni
che ho organizzato aveva come cardine il “mangiar bene” e noi
italiani in questo siamo dei veri maestri!!
Nel ringraziare Alessandra per le risposte e il tempo dedicatomi, penso che è una fortuna che Silovoglio sia "NonSoloNozze" e si occupi anche di feste di compleanno, battesimi, feste aziendali e occasioni varie. Anche se in fondo, non ci si sposa più solo una volta!
Per approfondire, visita il sito www.silovoglio.eu e il blog di Alessandra Ambrosini di Silovoglio.
Nel ringraziare Alessandra per le risposte e il tempo dedicatomi, penso che è una fortuna che Silovoglio sia "NonSoloNozze" e si occupi anche di feste di compleanno, battesimi, feste aziendali e occasioni varie. Anche se in fondo, non ci si sposa più solo una volta!
Per approfondire, visita il sito www.silovoglio.eu e il blog di Alessandra Ambrosini di Silovoglio.
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