Due soli giorni, un intero universo. Ve lo racconto per condividere alcune chicche, secondo il mio modesto parere. Parlo del fine settimana trascorso ad Asolo (Treviso), sabato 26 e domenica 27 maggio 2012 dove la cioccolata Baruzzo era stata invitata a presentarsi. Fra incontri, presentazioni di libri, mostre d'arte, profumi, sapori e rose. Tante, tantissime rose.
Partiamo dall'inaspettato. Le mie due scoperte inaspettate sono Chiara Fantig ed Eva Dub.
Chiara Fantig mi ha truccata. A me, che non ho la tessera fedeltà di nemmeno una profumeria. Che ho ancora le matite da trucco comprate al liceo (lo so, scadono e si dovrebbero buttare). Che soprattutto non credo d'esser fatta per truccarmi. O forse non l'avevo mai pensato sino a ora. Chiara Fantig ha una rara capacità di percezione. L'ho vista all'opera con persone molto diverse e alla fine tutte sembravano assai naturali e soprattutto raccontavano di sentirsi a proprio agio. I prodotti di make-up usati sono di Ellis Faas e Damien Dufresne, scelti per la loro qualità. Devono essere davvero ottimi se consideri la mia pelle delicatissima, predisposta a ogni tipo d'allergie, perfettamente truccata per due giorni. Mi sono infatti struccata solo la sera dopo! Del resto, quando mi ricapita più di avere a mia disposizione una truccatrice professionista che è stata art director e responsabile creativa per maquillage di marchi internazionali come Nina Ricci, L’Occitane, Strand Cosmetique, VH Cosmetiques, Gamma Cromaho? Questo però accadeva una vita fa. Oggi mantiene collaborazioni internazionali e fa la fiorista nel suo negozio, caratterizzato dallo spazio trucco. Imperdibile.
La seconda scoperta inaspettata del fine settimana è stata Eva Dub, fashion designer per abiti dai colori accesi, oppure neri lucidi o dalle fantasie africane. Inutile dire che provvederò al più presto ad acquistarne un pezzo. Probabilmente sarà l'abito trasformista, ora tuta, ora abito, ora calzone. Mi ha fatto vedere come portarlo in cinque modi diversi. Vuoi mettere che praticità, e che bellezza in vacanza: look diversi, bagaglio leggero e spazio in valigia per nuovi ricordi. Potrei scegliere però anche un abito lungo, dal taglio semplicissimo, ricoperto di disegni realizzati con perline colorate oppure gli ormai classici fisherman pants, pantaloni tradizionali dei pescatori thailandesi, riproposti in stoffe ricercate. I tessuti in generale sono il risultato di una particolare attenzione, si nota. E parlando, Eva mi ha raccontato che in effetti il mestiere è di famiglia perché la nonna paterna aveva una sartoria nelle quale lei è cresciuta.
Passerei adesso all'ipotizzato. Quando infatti ad aprile ho visitato Barbara e Stefano del ristorante TappoBar per presentare loro la cioccolata Baruzzo ho pensato: "che belle persone". Dopo due giornate intense trascorse nel loro locale, non solo posso dire che si distinguono per disponibilità e gentilezza, ma anche che sono rimasta affascinata dalla cura posta nella scelta degli ingredienti utilizzati in cucina. Perché se il cacio è ottimo e la pasta fatta artigianalmente anche un semplice piatto di spaghetti cacio e pepe diviene sublime. Proprio come quello mangiato al TappoBar. Dove ho pure assaggiato, per la prima volta nella mia vita, i germogli di pungitopo, base di un piatto tutto vegetariano che Stefano si è gentilmente inventato al momento per Raffaella Baruzzo e me al nostro arrivo, nel pomeriggio inoltrato di venerdì, ancora senza pranzo ma desiderose di qualcosa di leggero.
Finiamo con l'immaginato.
Irma Paulon, l'ideatrice dell'intero evento collaterale alla Biennale d'Arte di Asolo, Endless, creato intorno alla sua sensibilità artistica. Avendola già conosciuta potevo immaginare che avrebbe smosso mari e monti, tutta presa a esprimere la sua energia e a confrontarsi con quella altrui. Mai però avrei creduto arrivasse a tanto. Perché Endless ha creato incontri, presentato libri e fumetti, fatto riflettere, emozionare e gioire, proposto personali ricerche artistiche fra pittura, fotografia e realizzazioni plastiche, fatto scattare scintille per nuove collaborazioni, scambi e idee in un fine settimana radioso, anche quando ha piovuto un po'.
Segui i link che ti ho proposto. Son certa che piaceranno anche a te.
Concludo ringraziando tutti coloro che hanno assaggiato la nostra cioccolata Baruzzo e ci hanno gentilmente fatte partecipi delle loro impressioni. A presto.
Chiara Fantig mi ha truccata. A me, che non ho la tessera fedeltà di nemmeno una profumeria. Che ho ancora le matite da trucco comprate al liceo (lo so, scadono e si dovrebbero buttare). Che soprattutto non credo d'esser fatta per truccarmi. O forse non l'avevo mai pensato sino a ora. Chiara Fantig ha una rara capacità di percezione. L'ho vista all'opera con persone molto diverse e alla fine tutte sembravano assai naturali e soprattutto raccontavano di sentirsi a proprio agio. I prodotti di make-up usati sono di Ellis Faas e Damien Dufresne, scelti per la loro qualità. Devono essere davvero ottimi se consideri la mia pelle delicatissima, predisposta a ogni tipo d'allergie, perfettamente truccata per due giorni. Mi sono infatti struccata solo la sera dopo! Del resto, quando mi ricapita più di avere a mia disposizione una truccatrice professionista che è stata art director e responsabile creativa per maquillage di marchi internazionali come Nina Ricci, L’Occitane, Strand Cosmetique, VH Cosmetiques, Gamma Cromaho? Questo però accadeva una vita fa. Oggi mantiene collaborazioni internazionali e fa la fiorista nel suo negozio, caratterizzato dallo spazio trucco. Imperdibile.
La seconda scoperta inaspettata del fine settimana è stata Eva Dub, fashion designer per abiti dai colori accesi, oppure neri lucidi o dalle fantasie africane. Inutile dire che provvederò al più presto ad acquistarne un pezzo. Probabilmente sarà l'abito trasformista, ora tuta, ora abito, ora calzone. Mi ha fatto vedere come portarlo in cinque modi diversi. Vuoi mettere che praticità, e che bellezza in vacanza: look diversi, bagaglio leggero e spazio in valigia per nuovi ricordi. Potrei scegliere però anche un abito lungo, dal taglio semplicissimo, ricoperto di disegni realizzati con perline colorate oppure gli ormai classici fisherman pants, pantaloni tradizionali dei pescatori thailandesi, riproposti in stoffe ricercate. I tessuti in generale sono il risultato di una particolare attenzione, si nota. E parlando, Eva mi ha raccontato che in effetti il mestiere è di famiglia perché la nonna paterna aveva una sartoria nelle quale lei è cresciuta.
Passerei adesso all'ipotizzato. Quando infatti ad aprile ho visitato Barbara e Stefano del ristorante TappoBar per presentare loro la cioccolata Baruzzo ho pensato: "che belle persone". Dopo due giornate intense trascorse nel loro locale, non solo posso dire che si distinguono per disponibilità e gentilezza, ma anche che sono rimasta affascinata dalla cura posta nella scelta degli ingredienti utilizzati in cucina. Perché se il cacio è ottimo e la pasta fatta artigianalmente anche un semplice piatto di spaghetti cacio e pepe diviene sublime. Proprio come quello mangiato al TappoBar. Dove ho pure assaggiato, per la prima volta nella mia vita, i germogli di pungitopo, base di un piatto tutto vegetariano che Stefano si è gentilmente inventato al momento per Raffaella Baruzzo e me al nostro arrivo, nel pomeriggio inoltrato di venerdì, ancora senza pranzo ma desiderose di qualcosa di leggero.
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| L'allestimento di Irma Paulon alla Galleria Newton, Asolo |
Irma Paulon, l'ideatrice dell'intero evento collaterale alla Biennale d'Arte di Asolo, Endless, creato intorno alla sua sensibilità artistica. Avendola già conosciuta potevo immaginare che avrebbe smosso mari e monti, tutta presa a esprimere la sua energia e a confrontarsi con quella altrui. Mai però avrei creduto arrivasse a tanto. Perché Endless ha creato incontri, presentato libri e fumetti, fatto riflettere, emozionare e gioire, proposto personali ricerche artistiche fra pittura, fotografia e realizzazioni plastiche, fatto scattare scintille per nuove collaborazioni, scambi e idee in un fine settimana radioso, anche quando ha piovuto un po'.
Segui i link che ti ho proposto. Son certa che piaceranno anche a te.
Concludo ringraziando tutti coloro che hanno assaggiato la nostra cioccolata Baruzzo e ci hanno gentilmente fatte partecipi delle loro impressioni. A presto.
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